In Italia, nel 2017, in una cerimonia svoltasi il 6 Novembre a Torino alla presenza dello stesso Marchionne e del Presidente John Elkann, sono stati assegnati riconoscimenti a 262 giovani, ma i premi sono stati anche distribuiti in altri Paesi dove il Gruppo ha una presenza significativa come Brasile, Cina, Stati Uniti e Messico. La commemorazione privata che si è svolta a Auburn Hills è stata aperta dall’amministratore delegato Mike Manley, che ha ricordato le doti umane e professionali di Marchionne, mentre l’intervento conclusivo è stato fatto dal presidente Elkann. Presenti migliaia di dipendenti riuniti al Chrysler Technology Center, dove nel 2009 Marchionne parlò per la prima volta ai lavoratori americani, mentre molte altre migliaia di dipendenti hanno seguito l’evento in diretta streaming in tutto il mondo.
Allestite anche 6 grandi sale con maxi schermi all’interno del complesso di Auburn Hills mentre tra i partecipanti erano presenti Plant Managers da 25 stabilimenti in rappresentanza dei lavoratori del Nord America. A Detroit Marchionne è ricordato come l’uomo che ha salvato Chrysler ed è riuscito - a differenza del matrimonio fallito con Daimler - a rilanciarla fra i big dell’ auto mondiale. Che ci fosse un feeling fra Marchionne e gli Stati Uniti è sempre stato chiaro. Un feeling che ha retto anche i cambi alla Casa Bianca: dal presidente democratico Barack Obama che gli ha consegnato la Chrysler salvando un’icona a stelle e strisce, al repubblicano Donald Trump che lo ha definito il suo preferito. Ma anche con i sindacati Marchionne era riuscito a trovare una modalità di comunicazione e dialogo, ed è grazie al loro appoggio che soprattutto nelle fasi iniziali, quelle più difficili, è riuscito ad andare avanti nonostante le difficoltà. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it