Allo stesso tempo, abbiamo un rapporto splendido anche a livello personale e insieme ci divertiamo un sacco. Questo è importante perché viaggiamo in paesi lontani e mangiare o prenderci una birra insieme è sempre un piacere». Un’alchimia umana e sportiva, tra due autentici veterani della categoria che nella stagione 3 (2016-2017) ha portato il pilota brasiliano a vincere il titolo e Audi a quello per team nella stagione successiva, grazie anche anche alla migliore annata di Daniel Abt. Il tedesco ha infatti raccolto 120 punti, 5 giri veloci e 2 vittorie – ma sarebbero potute essere tre senza la squalifica rimediata al secondo round di Hong Kong – con il primo ed unico hat-trick (pole, gara e giro veloce) a Berlino dove le monoposto dei Quattro Anelli, con il concomitante piazzamento del compagno, ha fatto l’ein-plein di 47 punti, risultati poi fondamentali per scavalcare di due sole lunghezze la Techeetah all’ultima gara.
Il crescendo impressionante della FE-04 E-Tron nel corso della stagione 4 aveva fatto presagire un dominio per quella seguente. Ed invece Audi si è dovuta accontentare ancora del secondo gradino del podio nella classifica per team raccogliendo però due vittorie con Lucas di Grassi, tra cui quella spettacolare ottenuta a Città del Messico per pochi centimetri sulla Mahindra di Pascal Wehrlein. Il brasiliano di origini italiane – il nonno paterno era di Polignano a Mare (BA) – ha così ha portato a 12 il suo personale palmares e comunque conquistato il terzo posto finale con 108 punti, perdendo la piazza d’onore agli ultimi due round a favore di Buemi (119 punti, dei quali 40 conquistato solo all’epilogo di New York), ma riuscendo a contenere il ritorno di Frijns (106) e di Evans (105).
Il buon Lucas non ha perso il suo proverbiale sorriso ma, numeri alla mano, ha dovuto mettere in bacheca la sua peggiore stagione, accanto al titolo, a due secondi posti e un altro terzo posto con 133 punti, ottenuti peraltro con un calendario dotato di un minor numero di gare. Per lui dunque l’imperativo è inseguire la seconda corona mentre Abt vorrà andare oltre il 5° posto del 2018 dimostrando nuovamente di non avere il volante di un’Audi solo per il fatto di essere il figlio di Hans-Jürgen Abt, il fondatore del team.
I due non si sono scoperti durante i test di Valencia con il 16° e 17° tempo, separati solo da 2 millesimi: 1’15”673 del tedesco contro 1’15”675 del paulista, a meno di 6 decimi dalla vetta. Decisamente meglio è andata sulle due simulazioni di gara: di Grassi nella prima si è piazzato terzo, nella seconda Abt si è mantenuto a lungo in zona podio rimanendo fuori alla fine per un soffio. La FE-06 E-Tron sembra dunque promettere bene. A guidare il team sarà, per il terzo anno consecutivo, il sanguigno scozzese Allan McNish, vecchia gloria delle corse di durata con 14 partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, 3 vittorie e altri 6 podi.
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