Il volume verrà presentato il 25 giugno (ore 18) in streaming su facebook Biblioteche di Roma, insieme all'attrice Paola Minaccioni. «È il seguito de L'uomo che non voleva amare - spiega Moccia -, ma si può leggere anche da solo, narra le vicende di una pianista Sofia, divisa tra il marito Andrea e il bel tenebroso Tancredi. Ho voluto raccontare una storia d'amore, legata anche ad alcuni sensi di colpa e alla difficoltà di affrontare delle azioni commesse, che ci condizionano per tutta la vita».
Nel libro c'è molta Roma, come il quartiere Monti, i ristoranti dove andare, il negozio di alimentari di quartiere e la musica classica. Come trovo l'ispirazione? « Nei modi più vari, amo la celebre frase di Joseph Conrad che diceva come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo dalla finestra sto lavorando. Ed è stato così che mi sono imbattuto nel personaggio di Tancredi, stavo passeggiando a piazza Navona, prima del lockdown, e ho visto questo uomo così bello, elegante, ricco che scendeva da una macchina lussuosa, ma i suoi occhi erano profondamente tristi e mi ha molto colpito, perché molte persone desiderano la ricchezza, che invece non è niente, se non hai la felicità».
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