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La restituzione del manoscritto arriva alla fine di un'indagine avviata nel novembre 2017 quando, a seguito del controllo dei beni che costituivano la collezione privata di un noto studioso romano di Giuseppe Garibaldi, i militari del Nucleo di Roma si sono accorti che uno dei beni d’arte sottoposti a rilievi fotografici, una lettera non autografa attribuita proprio al celebre 'eroe dei due mondi', era proprio quella censita nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tpc.
La lettera, attribuita a Giuseppe Garibaldi e firmata da Giovanni Basso (suo segretario personale), indirizzata da Caprera a Enrico Malatesta, era stata rubata a Livorno e il furto era stato denunciato nel 2002 presso la locale Procura della Repubblica. Estremamente importante per la risoluzione della vicenda è stata la collaborazione degli esperti della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio che, dopo aver sottoposto ad esame tecnico il documento, ne hanno accertato l’autenticità, la sua esatta corrispondenza con il bene oggetto delle ricerche nella Banca Dati dei Carabinieri e ne hanno acclarato l’interesse storico.
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