Max Ulivieri, papà sulla sedia a rotelle, non può andare a prendere sua figlia a scuola, o meglio, non può entrare dentro l'istituto (a Bologna) e deve aspettare che qualcuno l'accompagni fuori. Tra lui e l'amore della piccola Sophie si frappone una lunga scalinata e, come se non bastasse, c'è anche il problema dei campanelli per aprire il cancello: non sono ad un’altezza adatta a chi è in carrozzina. L'
L'amore di un padre fermato da un gradino
Max Ulivieri ha smesso di camminare a 2 anni. Non ha frequentato l'asilo per via della sua condizione ed ha iniziato ad andare a scuola dalla prima elementare. La madre lo portava in braccio fino a che ha potuto. Alle medie e alle superiori, ha dovuto fare i conti con le scale della sua scuola. Un problema che si è verificato anni dopo con la sua bambina. Un ciclo che sembra infinito.
Il papà racconta che se la moglie è con lui allora riescono ad andare a prendere la figlia. Qualche mese fa, una responsabile di quartiere si era offerto di aiutarlo effettuando un sopralluogo con alcuni dipendenti del Comune e un tecnico di un'azienda specializzata in montascale: ne verrà installato uno. Ma ci vorrà qualche mese. E, nel frattempo, la piccola cresce.
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