Ischia, spinge la compagna e lei muore: arrestato un 39enne
L'impiegato riceverà 174 mila euro perché secondo i giudici Poste Italiane avrebbe dovuto tutelare la salute dei suoi dipendenti. L’impiegato è stato esposto al fumo dei colleghi tra il 1980 e il 1994, anni in cui non era ancora attivo il divieto di fumo nei luoghi chiusi (risalente al 2003). Nel 2000 è arrivata la diagnosi e a quel punto l'uomo ha avviato una battaglia legale, insieme alla sua famiglia, contro i colleghi che gli avevano causato la grave malattia.
Il processo è andato avanti fino all'ultimo grado dove all'ex impiegato è stato riconosciuto il diritto di un risarcimento. L'uomo è guarito, ma dopo la malattia è risultato invalido fino al 40%. Leggi l'articolo completo su
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