La polizia spagnola ha arrestato un gruppo di uomini, accusati di aver drogato e violentato ragazze minorenni a Valencia. Somministravano alle giovani sostanze psicotrope, poi le rapivano e le tenevano rinchiuse, costringendole ad avere rapporti sessuali con più uomini.
La vicenda e il ruolo di una mamma
La scomparsa di due minorenni da La Safor (cittadina vicino a Valencia) lo scorso giugno ha fatto partire le indagini della polizia. La madre di una delle due vittime è stata fondamentale nelle indagini. Si è finta minorenne ed è riuscita ad entrare in contatto con il gruppo di stupratori, facendosi rapire. La mossa ha permesso di localizzare il luogo in cui le giovani venivano trasportate e abusate. Dopo l'intervento, le figlie sono state trasferite all'ospedale di Gandía e successivamente sono state riconsegnate ai genitori.
Alla fine dello scorso ottobre la polizia è riuscita ad arrestare due degli uomini implicati, ma il gruppo criminale sarebbe formato da altri membri attualmente ricercati. Gli arrestati, di età compresa tra 50 e 37 anni, sono accusati di aver commesso reati di abuso sessuale su minori, riporta La Vanguardia. Sospettato anche un uomo di 43 anni, già detenuto nel Centro penitenziario di Picassen.
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