Caryn Marjorie, l'influencer con centinaia di avatar: «Guadagno 5 milioni al mese»

La 23enne ha replicato voce ed espressione grazie all'intelligenza artificiale di Forever Voices, un servizio in grado di replicare chiunque anche persone defunte

L'influencer 23enne Caryn Marjorie replicata in centinaia di avatar. Parlare con lei costa un dollaro al minuto: «Posso guadagnare 5 milioni al mese»

Potrebbe essere una nuova tendenza. Replicare se stesso influencer grazie alle nuove potenzialità dell'intelligenza artificiale. Ci ha già pensato Caryn Marjorie, 23enne americana, che su Snapchat vanta due milioni di followers, ad emulare migliaia di sè influencer, che dell'originale conservano il modo di scrivere, di rispondere e la voce. E a quanto pare ha trovato un ampio pubblico disposto a pagare per intrattenere una relazione virtuale con la chatbot CarynAi.

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Migliaia di influencer

 

Usando la tecnologia di OpenAi l'azienda famosa per ChatGpt, la giovane americana è riuscita a creare degli avatar con cui i clienti della piattaforma Forever Voices possono conversare anche in modo spinto, fantasticare pensieri intimi ed addirittura pianificare un futuro insieme, come se a parlare sia la vera Caryn.

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Avatar costoso

Il servizio non è proprio a buon mercato, visto che per un minuto di dialogo con la chat dell'influencer si paga un dollaro. Stando al racconto della ragazza alla testata Fortune, in poco tempo avrebbe guadagnato oltre 70 mila dollari, grazie all'uso dei social per promuoversi con slogan accattivanti: «Hai bisogno di qualcuno che ti ami e si prenda cura di te o semplicemente di una persona che ascolti come è andata la tua giornata? CarynAi sarà lì per te, pronta ad ascoltarti. Una conversazione nella quale non sarai condizionato da alcun limite».

 

 

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Problema etico

L'avatar di Caryn potenzialmente potrebbe farel guadagnare 5 milioni di dollari al mese. «Basterebbe la volontà di pagare di 20mila dei miei 1,8 milioni di follower», ha spiegato la 23enne al magazine americano. La questione solleva ancora una volta un problema di natura etica e cioè sull'impatto psicologico che queste tecnologie potrebbero avere nei confronti di persone che soffrono di solitudine. In realtà l'obiettivo del fondatore della società è quello di dare la possibilità di avere persone vicino che non ci sono più, avendo perso sua mamma quando era giovane. L'azienda tra l'altro ha già creato delle chatbot virtuali di personaggi scomparsi come Steve Jobs, ma anche avatar di personaggio ancora in vita come Donald Trump o il rapper Kayne West.

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