L'obiettivo della missione
Anche a Mosca, l'obiettivo della missione in questa fase è soprattutto quello dell'«ascolto» e dell'incoraggiamento di «gesti di umanità». Dopo i giorni difficili appena passati in Russia con la ribellione della Brigata Wagner, resta aperto lo spazio per negoziati «umanitari», in particolare per la questione - sollecitata con forza da Kiev - del possibile ritorno in patria dei bambini ucraini deportati in Russia: accusa che è costata tra l'altro a Vladimir Putin l'incriminazione per «crimini di guerra» dalla Corte internazionale dell'Aja.