Presunti complici in casa durante gli omicidi
I due coniugi palermitani, Sabrina Fina e Massimo Carandente, «erano presenti nella casa di Altavilla al momento dell'omicidio». A dirlo, in conferenza stampa, è stato il sostituto procuratore di Termini Imerese Manfredi Lanza durante la conferenza stampa sulla strage. «Non abbiamo ancora i risultati dell'autopsia e quindi non sappiamo ancora come sono morti Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel – ha aggiunto il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio –. Possiamo però dire che la morte è stata causata da comportamenti messi in atto da Giovanni Barreca e dai due coniugi palermitani (Sabrina Fina e Massimo Carandente ndr.) che per giorni hanno operato all'interno di quella casa».