«È morta mia suocera, ma il capo mi ha chiamato e mi ha detto di presentarmi in ufficio: gli ho detto di no, sono rimasta con mio marito»

Martedì 19 Marzo 2024, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 09:36

In ufficio col sorriso

«Pochi giorni dopo aver scoperto mia suocera morta, in cucina - racconta la donna -, mi ha mandato un messaggio il capo: "La prossima settimana torni in ufficio, vero?". No, certo che no. Ho bisogno di ritrovare un senso di normalità, di stabilità». Per quanto si possa essere necessari sul posto di lavoro, ci sarà sempre qualcuno che può imparare ed eventualmente rimpiazzarci. Lo stesso non si può dire, tuttavia, per il posto che occupiamo nella vita dei nostri affetti.

Si tratta di una questione di priorità, e per quanto lo stipendio è quello che ci permette di acquistare i beni di prima necessità, non c'è un solo modo per ottenerlo. «Volevo tornare in ufficio, ma allo stesso tempo non me la sentivo di lasciare mio marito a casa da solo, specialmente perché il mio lavoro può essere portato avanti anche da casa».

Un mese dopo il lutto, la donna prende un giorno di ferie per passarlo con la sua famiglia e medicare tutti insieme le ferite con amore e risate. Tuttavia, il suo capo ha deciso di telefonarle, due volte, per parlare di una questione che a quanto dice la donna non era affatto urgente e poteva essere trattata in un secondo momento. «Poi, mi ha detto che avrei dovuto presentarmi in ufficio con un sorriso e portare spirito di squadra tra i colleghi - spiega la donna, basita -. Ero ancora in un momento di lutto e mi ha detto di sorridere, di avere un atteggiamento positivo».

Gli utenti hanno espresso il loro supporto nei confronti della donna e hanno criticato il modo in cui il capo ha gestito la faccenda, facendo presente che un giorno di ferie non deve in alcun caso essere disturbato da questioni che hanno a che fare con il lavoro. Qualcuno racconta la propria esperienzaa in proposito: «Avevo il giorno libero per il funerale di mio nonno e lo stesso giorno avremmo dovuto lanciare un progetto. Uno dei miei colleghi mi ha chiesto di rimandare il mio impegno, qualunque fosse».

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