Julie Tronet suicida a Lecce dopo lo stupro. L'ospedale: «Piangeva, era spaventata». La mamma: ora sei una stella in cielo

Giovedì 26 Ottobre 2023, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 16:01

I social

La mamma di Julie, a notte fonda, ha cambiato la foto del profilo di Facebook. C'è la sua bambina in primo piano, accanto a un cane. Julie amava tanto gli animali, sulla sua bacheca sono moltissimi i post che ritraggono gli amici a quattro zampe al suo fianco. «Il cuore è a pezzi. Non c'è niente di peggio per una madre». I messaggi di cordoglio affollano la timeline. Proprio sotto il sorriso timido di una ventenne prodigio.

A 17 anni, accompagnata dal padre, era arrivata a Lille. Universitaria, borsista. Il giornale "La voix du Nord" l'aveva intervistata. Era lì, pronta a prendere possesso del suo appartamentino. Uno "studio", come si dice in francese di appena 19 metri quadri. Nell'articolo ne venivano sottolineate le brillanti doti scolastiche: massimo dei voti, lode. E lei stessa, Julie, narrava determinata dei sacrifici che la sua famiglia stava compiendo per consentirle di andare avanti. Una retta da 500 euro al mese, spese incluse. Un totale di 900 euro per mantenersi fuori casa. Uno sforzo che orgogliosi, mamma e papà, stavano facendo per lei. Si era laureata in tempo, a Lille, dove era stata anche rappresentante degli studenti. Stava poi frequentando un corso "superiore" e proprio in un progetto di scambio aveva deciso di trascorrere un periodo a Lecce, nel profondo Sud d'Italia. Distante dal nord della Francia in cui era cresciuta. Ma pur sempre in riva al mare.

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