Immaginate l'algoritmo dei social come un giudice che esamina le parole che utilizzate nei post e nelle storie: se all'interno dei contenuti ci sono dei termini che violano la community, allora potrebbe capitare che questi vengano eliminati all'improvviso, così come il vostro profilo, anche se non ci sono cattive intenzioni nel messaggio che state veicolando. Per arginare il problema, gli utenti dei social utilizzano l'algospeak: ma di cosa si tratta?
È una pratica con cui gli utenti possono utilizzare parole o frasi che violerebbero le linee guida della community: per farlo, basta sostituire tali termini "censurabili" con parole in codice o addirittura emoji. Scrivere con algospeak consente, quindi, alle persone di evitare i sistemi di moderazione dei contenuti. Ciò garantisce che i post degli utenti non vengano contrassegnati o rimossi.
L'algospeak
Gli algoritmi dei social media hanno ruolo fondamentale. Possiamo dire che sono cpme una sorta di equazioni e modelli matematici, utilizzati da piattaforme come Instagram, TikTok, Facebook o Twitter, utili a determinare quali contenuti vengono mostrati agli utenti. Questi algoritmi sono progettati per personalizzare i contenuti visualizzati dagli utenti e creare un'esperienza di contenuto più personalizzata e pertinente.