Riletta a verbale, la cronistoria dei suoi colloqui telefonici con la moglie, quella fatidica mattina del 29 novembre, tracciano una linea inquietante. Soprattutto se sovrapposte alla ricostruzione degli spostamenti di Veronica quel giorno, ricostruiti dai filmati delle videocamere.
Davide, in viaggio in Nord Italia riesce a contattare Veronica dopo due tentativi a vuoto solo alle 9,01: per gli inquirenti la donna ha già strangolato il figlio, in casa, a Santa Croce Camerina, ma lei risponde che è tutto ok, che ha accompagnato i bimbi a scuola come ogni giorno. Poi un nuovo black out di comunicazioni, fino alle 10,04 quando di nuovo Veronica e Davide di risentono, lei sta andando ad un corso di cucina, per gli inquirenti ha appena gettato il corpo del figlio nel canale in località Vecchio Mulino. Alle 11,56 i coniugi si risentono, lei dice che sta tornando verso casa, ma per gli investigatori sta mettendo a punto la messinscena. Alle 12,23 chiama Davide per dirgli che ha prelevato il bimbo più piccolo. Poi più nulla.
La quinta telefonata Davide Stival la riceverà dai carabinieri, alle 14,22.
Saranno loro a dirgli che Loris è scomparso e a passargli Veronica, che ripeterà «L’ho accompagnato a scuola come sempre». E così come le testimonianze a verbale, gli inquirenti stanno rivedendo i materiali repertati, come due cellulari di vecchia generazione e alcuni mazzi di chiavi rinvenuti a casa Stival.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Dicembre 2014, 10:55
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