Nicolina, il cugino del killer: "Mi diceva: 'Ho una pistola'. Ma per i carabinieri era un chiacchierone"
«Un giorno è venuto qui con la lametta - ha raccontato - e ha detto: 'mi ammazzo' e io l'ho bloccato. Attualmente parlava con mio fratello e gli chiedeva dei soldi per andare a Viareggio per ucciderla. Gli ha chiesto 300 euro e mio fratello gli ha detto: 'dove li prendo i soldi?'. Lui ha detto di avere una pistola carica con 12 proiettili. Lui non accettava che lei lo avesse lasciato, aveva quel tipo di mentalità 'o con me o con nessuno'».
ANCHE LA MAMMA DICE LO STESSO «Sapevo che aveva una pistola e l'ho anche detto ai carabinieri quando ho presentato le denunce perché mi minacciava: ho ancora i messaggi conservati sul telefono. Era un violento, sapevo che c'era pericolo per i miei figli». Lo ha detto all'ANSA Donatella Rago, mamma di Nicolina Pacini, la 15enne di Ischitella che ieri è morta dopo che l'ex compagno di sua madre le aveva sparato un colpo di pistola al volto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 11:47
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