Rubano la fede nuziale ad un malato oncologico grave: «In 60 anni non l'aveva mai tolta»

Rubano la fede nuziale ad un malato oncologico grave: «In 60 anni non l'aveva mai tolta»

di Emilio Orlando
Furto choc ad un malato oncologico grave di 78 anni, ricoverato all'ospedale “ Misericordia” di Grosseto. I fatti risalgono a sabato scorso, quando Giancarlo Bini, proprietario del ristorante “ Eno-Oliteca Ombrone” di Suvereto, si è ritrovato senza la fede nuziale che non aveva mai tolto dal giorno del matrimonio, celebrato  con la moglie nel 1964. L'uomo conosciutissimo nella zona ma anche nel mondo in quanto è stato uno dei fondatori dell'Associazione italiana sommellier, è ricoverato nel reparto di neurologia del nosocomio grossetano a causa di un aggravamento della patologia di cui soffre che ormai lo costringe a letto con un'assistenza continua in quanto non più autosufficente.

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A fare la triste scoperta del furto e la denuncia alla questura di Grosseto è stata Francesca, figlia dell'ammalato che abita nella zona. «Sabato scorso - racconta la donna - mio padre è stato ricoverato per un problema neurologico in quanto malato grave di tumore al polmone che ormai è andato in metastasi. Quando sono rientrata nel reparto dove è ricoverato l'ho ritrovato sedato e legato mani e piedi alle sbarre del letto. I medici e gli infermieri si sono giustificati dicendo che a seguito di una caduta lo avevano dovuto assicurare a letto con dei mezzi di contenzione per paura che potesse ricadere. Proprio negli istanti successivi - continua in lacrime la donna - mia madre ed io ci siano accorte che mancava la fede d'oro a dito. Mio padre la teneva gelosamente, non se l'era mai tolta in quasi sessent'anni. Quando l'ho fatto notare al personale sanitario, questi rispondendomi in modo laconico mi facevano notare che la direzione dell'ospedale non ha responsabilità alcuna per questo tipo di eventi. Spero che la polizia faccia luce su questa vicenda».


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Un dipendente della struttura ospedaliera infedele che ruba gioielli ed oggetti di valore agli ammalati oppure un ladro che proviene dall' esterno e che si camuffa da infermiere? Sono domande alle quali gli investigatori stanno cercando di dare una risposta. L' esame delle telecamere a circuito chiuso potrebbero fornire l' identità del ladro. Nel frattempo alla disperazione dei familiari per il loro parente ammalato si aggiunge il dispiacere per il furto.


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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Gennaio 2019, 17:23
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