MEDIO ORIENTE

Israele-Hamas, vicina intesa sul cessate il fuoco: tregua di 35 giorni in cambio della liberazione degli ostaggi. Haaretz: «Accordo sulla maggior parte dei punti»

Gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente

Gaza, media: 11 morti in raid Israele su campo Nuseirat

L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno undici persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sarebbe un giornalista e alcuni membri della sua famiglia.

Haaretz: Israele e Hamas hanno raggiunto intesa sul cessate e fuoco e liberazione ostaggi

Israele e Hamas hanno raggiunto un'intesa di base sulla maggior parte dei termini dell'accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. Secondo quanto previsto - scrive il portale - l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la fonte, l'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta. La fonte di Haaretz ha aggiunto che i criteri per la liberazione dei prigionieri palestinesi sono già stati determinati, ma la loro identità è ancora in discussione. Ha poi aggiunto che «potrebbero esserci altri piccoli cambiamenti nello schema, ma il problema principale da risolvere riguarda il cessate il fuoco assoluto su cui Hamas insiste».

Houthi a Mosca per colloqui su tensioni in Medio Oriente

Una delegazione Houthi ha incontrato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov per discutere delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che il principale negoziatore Houthi ha dichiarato in un post sui social media che il gruppo ha discusso della necessità di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e su Israele per porre fine alla guerra a Gaza.

Una delegazione delle milizie Houthi in visita a Mosca

Una delegazione delle milizie Houthi nello Yemen ha incontrato oggi pomeriggio a Mosca il rappresentante speciale del presidente russo per il Medioriente viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. Lo annuncia il portavoce dello stesso gruppo sciita filoiraniano, Mohammed Abdulsalam, secondo cui a Bogdanov «è stata presentata la situazione nella regione, in particolare ai crimini di genocidio che si stanno consumando a Gaza», così come «la necessità di intensificare gli sforzi internazionali per fare pressione sugli Usa e Israele per fermarli». «Lo Yemen - prosegue il portavoce via i social media - ha ribadito durante l'incontro la sua posizione solidale con Gaza, informando sull'aggressione americano-britannica che subisce. L'America deve fermare l'aggressione contro Gaza e fare entrare aiuti umanitari nella Striscia, invece della militarizzazione del Mar Rosso».

Hamas: rispetteremo la tregua dell'Aja se lo farà Israele

In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Lo riporta Al Jazeera. La dichiarazione dice anche che Hamas rilascerà tutti gli ostaggi se Israele libererà i palestinesi attualmente detenuti. «Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione», conclude la dichiarazione

Tajani: l'Aja? favorevoli al cessate il fuoco a Gaza

«Siamo favorevoli ad un'interruzione del conflitto» a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda se la Corte dell'Aja decidesse domani di imporre a Israele un cessate il fuoco. «Ma a patto - ha aggiunto - che non sia una proposta contro Israele e che da Hamas non arrivino più razzi per colpire il Paese».

Biden invia capo della Cia per mediare su ostaggi

Joe Biden intende utilizzare il direttore della Cia William Burns per aiutare a realizzare un ambizioso accordo fra Hamas e Israele che includerebbe il rilascio di tutti i restanti ostaggi e due mesi di cessate il fuoco, la più lunga pausa delle ostilità da quando è iniziata la guerra a Gaza.

Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Burns nei prossimi giorni andrà in Europa per incontrare i capi dell'intelligence israeliano e egiziano e il primo ministro del Qatar.

Hamas: spari su folla in attesa aiuti, almeno 20 morti

Il portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, denuncia un attacco contro persone che facevano la coda per ricevere aiuti umanitari a Gaza. «L'occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti», ha detto Ashraf al-Qudra in una dichiarazione su Telegram, come riporta Al Jazeera. L'attacco è avvenuto alla rotonda del Kuwait a Gaza City, uccidendo almeno 20 persone e ferendone altre 150, ha detto.

Kiev: «Colpita raffineria di petrolio a Tuapse»

I servizi segreti ucraini, la Sbu, rivendicano di aver attaccato nella notte una raffineria di petrolio a Tuapse, in Russia. Lo riporta Rbc Ukraine. Secondo fonti della Sbu, i droni hanno attaccato la raffineria russa e dopo due potenti esplosioni è scoppiato un incendio su larga scala.

Tajani incontra a Gerusalemme il presidente israeliano Isaac Herzog

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in visita nella regione, ha incontrato questa mattina a Gerusalemme il presidente israeliano Isaac Herzog. L'incontro, secondo quanto si è appreso, è durato 35 minuti e si è discusso della guerra a Gaza e della conseguente situazione internazionale. Tajani incontrerà successivamente il ministro degli Esteri, Israel Katz, e il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz

Usa: "Israele ha la responsabilità di difendere i civili"

Gli Stati Uniti «sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari». Lo ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson dicendo che gli Usa sono «seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa)».
 

«Siamo seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa), con conseguenti segnalazioni di incendi nell'edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati», si legge in una nota. «Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi - prosegue il testo - la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani»

 

Media palestinesi affermano che 4 bimbi sono morti ieri sera in un raid aereo israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Nove le vittime e 75 i feriti in un attacco contro un rifugio per sfollati dell'Unrwa a Khan Yunis, con le Idf che ipotizzano però che a causare la strage sia stato un razzo di Hamas. «Israele ha la responsabilità di proteggere i siti umanitari», ricorda la Casa Bianca. Tajani oggi a Gerusalemme dal presidente israeliano Herzog, poi andrà a Ramallah.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Gennaio 2024, 09:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA