Si sentono ogni tipo di critiche riguardanti i giovani lavoratori, ma la più diffusa è certamente relativa al fatto che "non hanno voglia di far niente" e che sono troppo viziati per poter essere produttivi. "Ah, questi giovani d'oggi", sospira qualcuno (che sarà probabilmente tacciato come boomer), insoddisfatto di quelli che gli appaiono come scansafatiche con valori e stili di vita troppo diversi per poter essere apprezati.
Eppure, dall'ultima ricerca di Zelo sul mondo del lavoro emerge un quadro un po' inedito rispetto agli appartenenti alla Gen Z, che rigettano alcuni stereotipi e affermano di voler essere protagonisti del loro futuro e ceo dei loro sogni.