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Gaza, jihad palestinese pubblica video dell'ostaggio Breslavsky: «Persi i contatti con lui». Hamas: nessuna ripresa negoziati senza stop alla fame

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Hamas: nessuna ripresa negoziati senza stop alla fame

I negoziatori di Hamas a Doha hanno dichiarato ai mediatori di non essere interessati a riprendere i negoziati per il cessate il fuoco finché non si placherà la crisi della fame a Gaza. Lo dichiarano al Times of Israel un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione. Forti le tensioni anche tra Hamas e Egitto e Qatar. Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha accusato Il Cairo di complicità nella crisi umanitaria. Ed è arrabbiato con Doha per aver firmato una dichiarazione alle Nazioni Unite che chiedeva a Hamas di disarmarsi e lasciare il potere, affermano le due fonti.

Jihad palestinese pubblica il video del rapito Breslavsky

La Jihad Islamica palestinese di Gaza ha diffuso un video del rapito Rom Breslavsky, sostenendo che è stato girato prima che i contatti con lui e i suoi carcerieri venissero interrotti. L'organizzazione terroristica aveva già affermato 10 giorni fa che i contatti erano stati interrotti. «Pretendo subito un incontro con il premier, il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore», ha gridato Tami Breslavsky, la madre di Rom, dopo aver visto il video. «Non mi rispondono nemmeno al telefono», riferiscono i media israeliani.

Casa Bianca: incontro Witkoff-Netanyahu molto produttivo

L'incontro tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il premier israeliani Benjamin Netanyahu «è stato molto produttivo». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. 

Media: intesa Usa-Israele, con Hamas stop accordi parziali

Una fonte politica israeliana di alto livello ha rivelato a Ynet che «si sta formando un'intesa tra Israele e gli Stati Uniti secondo cui, alla luce del rifiuto di Hamas, bisogna passare da un piano per il rilascio di alcuni ostaggi a un piano per la liberazione di tutti i rapiti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Non ci saranno più accordi parziali».

La fonte ha aggiunto: «Al momento i contatti sono interrotti. Hamas ha tagliato i rapporti. Non c'è nessuno con cui parlare dall'altra parte. Anche Witkoff ha compreso questa realtà».

Usa impongono sanzioni a membri dell'Olp e Anp

Gli Stati Uniti hanno deciso di imporre sanzioni a membri dell'Olp e ai funzionari dell'Autorità nazionale Palestinese «per il mancato rispetto dei loro impegni e del mancato raggiungimento delle prospettive di pace». Lo annuncia il dipartimento di Stato in una nota.

Lisbona prevede di riconoscere la Palestina a settembre

Il governo portoghese consulterà il presidente e il Parlamento in vista del riconoscimento dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite a settembre. Lo ha annunciato oggi l'ufficio del primo ministro Luis Montenegro in una dichiarazione. Il Portogallo «sta valutando la possibilità di riconoscere lo Stato palestinese, nell'ambito di una procedura che potrebbe concludersi durante la settimana di alto livello dell'80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si terrà a New York il prossimo settembre», si legge nella dichiarazione. 

In corso incontro Netanyahu e Witkoff a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta attualmente incontrando l'inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, presso l'ufficio del premier a Gerusalemme. Lo riferisce l'ufficio del premier israeliano postando le foto dei due mentre parlano, senza aggiungere ulteriori dettagli dell'incontro.

Calenda: riconoscere Stato di Palestina, a Gaza uno scempio

«Bisogna riconoscere lo Stato di Palestina, come stanno facendo tutte le altre grandi democrazie. Quello che succede a Gaza ed anche in Cisgiordania è uno scempio, non più accettabile». Lo ha detto Carlo Calenda, oggi a Lamezia Terme. «Il problema - ha aggiunto - è che Israele non si ferma. Però io credo che dobbiamo provare a fare di tutto, anche con sanzioni, per fermarli, perché non si possono più vedere le scene dei bambini che muoiono in fila per l'acqua. Sono scene che non si vedevano da dopo la guerra e non è più accettabile».

Gaza, finora 60.249 vittime: 111 nelle ultime 24 ore

Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 111 palestinesi sono stati uccisi e 820 sono rimasti feriti nella Striscia nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani. Tra le vittime, 91 stavano aspettato gli aiuti umanitari, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, il bilancio è di 60.249 morti e 147.089 feriti. I numeri non sono verificabili autonomamente. Israele non consente ai giornalisti di entrare a Gaza.

Trump: crisi umanitaria a Gaza finirà se Hamas si arrende

«Il modo più rapido per porre fine alla crisi umanitaria a Gaza è che Hamas si arrenda e liberi gli ostaggi!!». Lo scrive sul suo social Truth il presidente Usa Donald Trump.

Tajani: «Inaccettabile sofferenza dei palestinesi»

«Stiamo lavorando intensamente per gli aiuti umanitari a Gaza. Ieri sera al temine della nostra riunione abbiamo deciso di accogliere 50 palestinesi che verranno da Gaza prima di Ferragosto. Abbiamo disposto una spesa di 5 milioni di euro per alimenti da distribuire alla popolazione civile. Stiamo lavorando con la Giordania per fare entrare altro materiale anche sanitario nella Striscia di Gaza. Oggi il nostro ambasciatore a Tel Aviv chiederà al collega israeliano di sbloccare tutti i beni che sono nel porto di Ashdod: materiale sanitario e tende per la popolazione civile». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa all'unità di crisi alla Farnesina. «Continuiamo il nostro lavoro per alleviare la sofferenza inaccettabile del popolo palestinese - aggiunge - .Oggi sentirò il premier palestinese e il ministro degli Esteri palestinese».

L'Idf ritira da Gaza divisione d'élite: operazioni completate

L'Idf ha ritirato da Gaza la 98ma divisione dopo diversi mesi di operazioni a Khan Younis e nei quartieri Shejaiya e Zeitoun della città di Gaza.

Lo ha annunciato un portavoce dell'esercito. La divisione, una formazione d'élite composta da migliaia di soldati in unità di paracadutisti e commando, è stata dispiegata a Khan Younis, nel sud di Gaza, a maggio, prima di essere brevemente ritirata dalla Striscia durante la guerra con l'Iran a giugno, ed è stata poi ridispiegata a Gaza city. L'esercito afferma che la divisione ha completato le sue operazioni nel nord di Gaza «in conformità con la pianificazione operativa». Restano ancora nella Striscia quattro divisioni con decine di migliaia di soldati all'interno dell'enclave. I media israeliani si chiedono se il ritiro della 98ma divisione sia l'inizio della conclusione della campagna 'Carri di Gedeone'.

Oms, «47 pazienti evacuati da Gaza, oltre 14mila necessitano di cure urgenti»

L'Organizzazione mondiale della sanità ha supportato «l'evacuazione medica di 47 pazienti e 129 accompagnatori da Gaza, nonostante le continue difficoltà nelle operazioni umanitarie e le limitazioni di accesso. I pazienti sono stati inviati in Spagna (13 bambini e 1 adulto), Turchia (2 adulti), Francia (4 bambini e 1 adulto), Norvegia (6 bambini e 2 adulti), Giordania (18 bambini)». Lo scrive su X il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, esprimendo gratitudine «a tutti i governi e agli operatori sanitari per il loro supporto e le cure specialistiche fornite ai pazienti critici di Gaza. Oltre 14mila pazienti necessitano ancora di cure urgenti», sottolinea il Dg. «Esortiamo altri Paesi a farsi avanti per accettare pazienti da sottoporre a evacuazione medica».

Al Jazeera: 27 morti negli attacchi a Gaza

Fonti mediche nella Striscia di Gaza affermano che almeno 27 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi in seguito agli attacchi delle forze israeliane nella Striscia. Lo riporta Al Jazeera.

Ministero Salute Gaza a Witkoff: «Vieni a vedere tu stesso e apri il tuo cuore»

«Vieni a vedere tu stesso e magari apri il tuo cuore e i tuoi occhi: in questo modo, potrai vedere la verità». Il ministero della Salute guidato da Hamas ha invitato l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff a visitare Gaza per essere testimone in prima persona della crisi umanitaria, prima della sua visita in Israele di oggi. In un video distribuito dal ministero, Elidalis Burgos, infermiere americano di terapia intensiva che lavora a Gaza, invita Witkoff nella Striscia per «dare un'occhiata con i suoi occhi». «Una volta che lo vedi, non puoi più non vederlo», dice Burgos nel video. «Le parole che sto dicendo per descrivere la situazione non sono sufficienti a trasmettere davvero il messaggio di quanto siano terribili le condizioni... Non è un terremoto o una tempesta che si è abbattuta e sta danneggiando le persone: questo è un disastro provocato dall'uomo, progettato appositamente».

Due palestinesi uccisi in Cisgiordania da forze Israele

Fonti mediche affermano che l'esercito israeliano ha ucciso oggi due palestinesi nella città occupata di Silwad, a est di Ramallah (Cisgiordania): lo riporta Al Jazeera. In precedenza, coloni israeliani avevano attaccato la comunità palestinese. 

Wafa: attacchi israeliani a Gaza, oggi 10 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 10 persone, per lo più donne e bambini, sono state uccise finora oggi in varie zone della Striscia di Gaza in seguito ai continui bombardamenti israeliani.

Witkoff vola in Israele, oggi l'incontro con Netanyahu

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff arriva in Israele dopo aver rinviato la visita nelle scorse settimane a causa dei mancati progressi nei colloqui per l'accordo di tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Fonti americane hanno fatto trapelare che l'impegno umanitario nella Striscia è il primo punto dell'agenda, e che Witkoff incontrerà il premier Benyamin Netanyahu giovedì. Ma altre fonti qualificate - israeliane - sottolineano che il viaggio dell'inviato ha come priorità di far ripartire i colloqui per il cessate il fuoco e la ripresa di consegne alimentari più corpose e regolari ai gazawi. 

Senato Usa respinge proposta blocco vendita armi a Israele

Il senato degli Stati Uniti ha bloccato due risoluzioni che avrebbero impedito la vendita di armi a Israele in risposta alle vittime civili di Gaza. Le due risoluzioni erano state presentate dal senatore Bernie Sanders, un indipendente del Vermont schierato con i Democratici.

Media: almeno 48 palestinesi uccisi ieri mentre aspettavano aiuti a Gaza

Almeno 48 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti ieri mentre aspettavano cibo a un valico nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'ospedale Shifa di Gaza City, citato dai media israeliani, aggiungendo che morti e feriti si trovavano tra la folla ammassata al valico di Zikim, il principale punto di accesso per gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza settentrionale.

Trump: «Accordo commerciale molto difficile se Canada riconosce Palestina»

Un accordo commerciale tra Canada e Stati Uniti sarà probabilmente ostacolato dall'annuncio fatto dal Canada di riconoscere uno Stato palestinese. Lo ha affermato Donald Trump su Truth Social. «Wow! Il Canada ha appena annunciato che sosterrà la creazione di uno Stato palestinese», ha scritto il presidente degli Stati Uniti sul social. «Questo renderà molto difficile per noi raggiungere un accordo commerciale con loro. Oh Canada!!!». Ieri, il primo ministro Mark Carney ha rilasciato una dichiarazione secondo cui il Canada riconoscerà la Palestina a settembre alle Nazioni Unite se l'Autorità Nazionale Palestinese si impegnerà a realizzare «riforme tanto necessarie». Il Canada si unisce così a Francia e Regno Unito nell'impegno di riconoscere uno Stato palestinese nel contesto della grave crisi umanitaria in atto a Gaza.

Gaza, la diretta di giovedì 31 luglio. L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff arriva in Israele dopo aver rinviato la visita nelle scorse settimane a causa dei mancati progressi nei colloqui per l'accordo di tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Fonti americane hanno fatto trapelare che l'impegno umanitario nella Striscia è il primo punto dell'agenda, e che Witkoff incontrerà il premier Benyamin Netanyahu giovedì. Ma altre fonti qualificate - israeliane - sottolineano che il viaggio dell'inviato ha come priorità di far ripartire i colloqui per il cessate il fuoco e la ripresa di consegne alimentari più corpose e regolari ai gazawi. Intanto l'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 10 persone, per lo più donne e bambini, sono state uccise finora oggi in varie zone della Striscia di Gaza in seguito ai continui bombardamenti israeliani. 
Ultimo aggiornamento: venerdì 1 agosto 2025, 07:37
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