Pensavamo di aver archiviato la parola quarantena, convinti che il peggio fosse passato, che mai saremmo tornati ai tempi tristi dei Dpcm notturni, dei bollettini delle sei, del lievito madre e delle passeggiate forzate col cane. E invece in questi giorni siamo stati travolti da un'ondata di panico che ci ha lasciati sospesi tra il «dai tanto non lo potranno fare mai un altro lockdown» e «aiuto, prima o poi ci rinchiudono tutti».
Come nella migliore tradizione i social sono già un brulicare di post ironici, d'altronde siamo italiani e si sa, nell'incertezza meglio farsi una bella risata. Questa settimana sono state prese di mira, nell'ordine: le cene in non più di sei persone, le feste private e il coprifuoco alle 22. Boom di like per i meme sulle segnalazioni dei vicini spioni alle forze dell'ordine, sul Natale senza parenti, su Conte con i testi delle canzoni da cantare sui balconi e su Speranza in versione Jep Gambardella «Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire». Siamo in attesa dei nuovi video di Zerocalcare, mancano solo quelli e poi siamo a posto: perché come dice @lefrasidiosho: «Il nuovo Dpcm è già disco d'oro».
@maddai_
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