La petizione era stata lanciata su Change.org. Portavoce dell'iniziativa gli attivisti di «Endangered Bodies», con campagna anche su Twitter con l'hashtag #FatisNotaFeeling. Oggetto della petizione una delle opzioni di status predefinite che compaiono agli utenti di Facebook quando cliccano sul «mi sento» e che associa una diversa icona (emoticon, in gergo) per ogni stato d'animo.
Gli attivisti sottolineavano che l'esser sovrappeso (il «feeling fat» compariva solo nella versione Usa) non fosse un «sentimento» e avanzavano il timore che la piattaforma potesse indurre a vergognarsi del proprio corpo, in particolare colpendo chi soffre di disturbi dell'alimentazione. Così il social network ha raccolto la segnalazione e ha deciso di sostituire «feeling fat» con «feeling stuffed», «mi sento pieno», che nella versione italiana al contrario del «mi sento grasso» già era disponibile. Leggi l'articolo completo su
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