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Dalle informazioni catturate dal chip nel cervello, il computer potrebbe essere in grado di risolvere problemi alla colonna vertebrale e di aggirare i danni neurologici. Secondo l'imprenditore le sue potenzialità future sono illimitate: «Potresti risolvere la cecità, la paralisi, i problemi all'udito. In futuro sarà in grado di salvare e riprodurre i ricordi», ha dichiarato Musk.
L'ultima versione testata su un maiale è stata in grado di leggere l'attività cerebrale dell'animale, senza causare danni permanenti al suo cervello. Non è stato menzionato quando il dispositivo sarà disponibile in commercio, anche se il suo prezzo potrebbe essere simile a quello di uno smartphone di ultima generazione. «All'inizio sarà piuttosto costoso, ma scenderà rapidamente - ha detto Musk - Penso che vogliamo ridurre il prezzo a poche migliaia di dollari».
Con questa ultima sfida, Elon Musk ambisce a entrare nel cervello umano. Il guru della Silicon Valley ha voluto fondare Neuralink, una start up specializzata in neurotecnologie e intelligenza artificiale, con l'obiettivo principale di sviluppare interfacce neurali impiantabili, congegni in grado di esplorare e studiare il cervello di un essere umano in modo del tutto nuovo, con potenzialità enormi soprattutto in campo medico e scientifico. La 'brain-machine' fin qui sviluppata ha le sembianze di un chip grande come una moneta: è senza fili e una volta impiantata, permette di osservare su di uno schermo le connessioni cerebrali, il cervello come finora nessuno lo aveva mai visto. Leggi l'articolo completo su
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