Undici giorni, 231 medaglie in palio e 77 finali. Roma è pronta a trasformarsi nella capitale del nuoto dall'11 al 21 agosto con 1500 atleti da 50 diversi paesi (esclusi Russia e Bielorussia) che si sfideranno nelle vasche del Foro Italico per gli Europei.
«Saranno memorabili», assicura Paolo Barelli, presidente della FIN. E se ai Mondiali di Budapest la nazionale italiana era arrivata a fari spenti, questa volta avrà tutti gli occhi puntati addosso. «Gli atleti sono coscienti di quanto sia importante essere protagonisti di questi Europei - ha proseguito Barelli - Dal punto di vista tecnico i risultati di un mese e mezzo fa non sarà facile ripeterli, ma molti sono giovani e hanno un potenziale di crescita enorme e mi aspetto qualche performance di eccezione».
Non potrebbe essere altrimenti dopo i successi in Ungheria: 22 medaglie, terzo posto nel medagliere e unica nazione capace di andare a medaglia in tutte le discipline.
La madrina di questa 36esima edizione degli Europei, neanche a dirlo, sarà Federica Pellegrini. La "Divina" tornerà nella piscina che l'ha resa grande e dove ai Mondiali del 2009 stabilì il record (ancora in piedi) dei 200 stile con il tempo di 1'52"98. Questa volta sarà senza costume e occhialini, ma in una veste diversa, così come il Foro Italico, trasformato ad hoc per l'occasione da Sport e Salute. Nuova la tribuna sul lato corto della vasca dello stadio del nuoto, mentre al Pietrangeli, che ospiterà tutto il nuoto artistico élite e masters, è stata inserita la vasca temporanea realizzata per l'europeo dal partner Fluidra.
Sotto la Curva Sud, invece, è stata costruita la torre dei tuffi dalle grandi altezze e posizionata all'interno dei campi 1 e 2 del circolo del tennis: 40 metri di altezza totale se si considera la piscina alla base e la piattaforma da 27 metri riservata ai tuffatori. Insomma, è veramente tutto pronto per un evento internazionale che porterà quasi 20 tra broadcaster e radio da tutt'Europa per un impatto economico (diretto e indiretto) di circa 200 milioni di euro. Un ritorno importante per una città che vedrà gareggiare anche gli atleti ucraini che la Federnuoto ospita a proprie spese dall'8 marzo perché lo sport non è solo agonismo, ma anche solidarietà.
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