A dare forza a questa ipotesi non ci sono solo le parole di Adriano Galliani («Sono convinto che se faremo bene fino a fine stagione sarà il nostro allenatore anche per l'anno prossimo») ma anche quelle di un grande ex come Ruud Gullit che dai Laureus World Sports Awards a Shanghai fa capire che ci vuole un programma per tornare grandi: «Credo che non si possa cambiare sempre allenatore. Pippo è giovane ma deve avere il tempo di continuare, cosa che non è stata concessa a Seedorf. Deve imparare, ma è chiaro che in rossonero non ci sono i campioni che ha la Juventus. Piano piano sta imparando e facendo passi avanti».
Ieri Galliani a Milanello ha parlato a tecnico e squadra nello spogliatoio di Milanello chiedendo la vittoria nel derby e di provare a centrare il sesto posto, che varrebbe l'accesso al terzo turno preliminare di Europa League.
Insomma si potrebbe anche decidere di non cambiare, aspettare la fine del campionato, ascoltare i nuovi soci e prendere insieme una decisione che potrebbe essere a sorpresa. L'impressione che arriva anche da Casa Milan è che niente di fondamentale sarà deciso prima che Berlusconi ceda parte del suo cuore rossonero. La nuova proprietà, da quanto si è capito, vuole avere una parte decisionale fondamentale su ogni operazione. Il rischio è che si possano perdere occasioni, vedi Mihajlovic, e partire ad operare in ritardo rispetto alle altre... Leggi l'articolo completo su
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