Un addio sentito, passionale, carico di emozioni perchè a differenza di quasi tutti Buffon lascia ancora da protagonista, e lo dimostrano le 34 presenze stagionali a 40 anni. Alla lettura delle formazioni la curva Sud gli dedica una coreografia ad hoc: una sua gigantografia con il tricolore in mano, mentre il resto dello Stadium celebra l’impresa straordinaria della Juventus con la scritta MY7H. C’è gloria anche per Asamoah, trascinato da Chiellini (capitano dalla prossima stagione) a ricevere il tributo dei tifosi e sommerso da tutti i compagni in un abbraccio commovente. Alle 16.21 finisce ufficialmente l’avventura di Buffon in bianconero dopo 17 stagioni. Allegri lo richiama in panchina per Pinsoglio e lo Stadium si scioglie.
Tre minuti di applausi a scena aperta, lacrime e commozione condivisa da tutti i giocatori in campo e in panchina. Gigi abbraccia prima Barzagli e poi tutti gli altri, avversari compresi, ad attenderlo c’è tutta la panchina in piedi, ad accompagnarlo la standing ovation dell’Allianz. Gigi si gode ogni secondo e a un quarto d’ora dalla fine si concede il giro d’onore per ricevere gli ultimi applausi dai suoi tifosi, e al fischio finale si presenta per ultimo sul palco della premiazione per sollevare il trofeo dello Scudetto, il suo nono con la maglia della Juventus.
LEGGI LA CRONACA
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it