C'è un forfait dell'ultima ora in casa Juventus: Federico Chiesa, infatti, non figura nell'elenco dei convocati per la trasferta contro la Salernitana. L'attaccante si è fermato durante la rifinitura a causa di un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro. Tanto dolore e un grosso spavento per Chiesa, con il ginocchio che si è anche gonfiato, ma gli esami cui si è sottoposto hanno escluso problematiche gravi.
Allegri: «A Salerno vietato abbassare la guardia»
L'Inter ha vinto ancora e ha battuto il Verona in un finale infuocato, la Juve si ritrova a cinque lunghezze e deve rispondere ai nerazzurri dall'Arechi di Salerno. «Noi però vogliamo mantenere o aumentare il distacco dalle quinte - sottolinea Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta in Campania - anche perché significherebbe che nel girone di ritorno ci sarebbero cinque partite da perdere e con le concorrenti che dovrebbero vincerle: non dobbiamo abbassare la guardia perché nel calcio può succedere di tutto, la Juve deve giocare la Champions il prossimo anno per un discorso tecnico, economico e di valore dei calciatori».
Le novità rispetto alla Coppa Italia
Rispetto alla gara di giovedì ci sarà qualche novità tra i bianconeri che partiranno dal primo minuto: «Locatelli è squalificato e al suo posto dovrebbe giocare Nicolussi Caviglia, mentre in difesa tornerà Bremer e davanti potrebbe toccare a Vlahovic» le mosse svelate dall'allenatore. Durante la rifinitura però si è fermato Chiesa: il suo ginocchio sinistro si è gonfiato per un trauma contusivo-distorsivo, ma gli esami hanno escluso problematiche gravi. E anche sulla destra ci sarà un forfait importante: «Cambiaso ha 38,5 di febbre, molto difficilmente sarà della partita» dice sulla defezione, con Weah pronto a prendersi il posto in fascia dopo lo splendido gol realizzato in coppa Italia allo Stadium. L'undici verrà completato da Gatti e Danilo nel reparto arretrato, McKennie e Rabiot in mediana con Kostic a sinistra, infine Yildiz è favorito su Malik per affiancare Vlahovic. Un pensiero poi dal tecnico è andato in conferenza a Gianluca Vialli, morto un anno fa: «Lo ricordo con grande affetto, lui personificava al massimo quello che è il valore del gruppo, quindi mettere da parte l'io per il noi: i miei ragazzi stanno interpretando bene questo concetto».
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