Che Italia sarà? Un azzurro con la spia rossa dell'emergenza accesa. Senza l'infortunato Pirlo, faro del centrocampo, senza lo squalificato Bonucci, pilastro della difesa, ieri a Coverciano si è fermato pure Ogbonna (sofferenza al bicipite femorale sinistro). Così Conte deve rivedere ancora la linea a tre dietro. Darmian arretrerà per giocare al fianco di Ranocchia e Chiellini con l'inserimento di Pasqual sull'esterno sinistro. «Le assenze non devono essere un alibi, chi non c'è è ben rimpiazzato: andiamo in campo senza paura», assicura De Sciglio.
Per il resto l11 titolare pare fatto: De Rossi alla 100ª in azzurro davanti alla difesa, affiancato da Candreva e Marchisio, con Zaza e Immobile coppia d'attacco confermatissima e con Balotelli seduto in panchina. «Come ha detto il ct, Mario è un giocatore come tutti noi - spiega De Sciglio -. Ha un carattere particolare e per questo finisce spesso sotto i riflettori ma va lasciato tranquillo, è un bravo ragazzo e con noi è sempre tranquillo». Pure il cappellano della Nazionale don Massimiliano Gabbricci, che ieri a Coverciano si è intrattenuto con l'attaccante, ha detto di averlo visto bene e carico.
A far sorridere Conte ci sono i numeri dell'Italia al Meazza, dove sono attesi più di 50 mila tifosi: zero ko in 52 partite, le uniche due sconfitte a Milano risalgono al 1911 e al 1925 (tutte e due contro l'Ungheria) quando non si giocava a San Siro. E poi l'ex juventino ha uno stimolo in più: dopo aver centrato quattro vittorie di fila da quando siede sulla panchina della Nazionale, domenica va a caccia del quinto successo per eguagliare Sacchi, Fabbri e Bearzot. Gente che ha lasciato il segno in azzurro. Cosa che sogna di fare pure Conte. Leggi l'articolo completo su
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