Il 5 gennaio 2024 ricorre il primo anniversario dalla scomparsa di Gianluca Vialli, l'ex campione morto a Londra nei primi giorni del 2023 dopo anni di lotta contro un tumore al pancreas che lo ha strappato alla vita a 58 anni. La malattia si era presentata per la prima volta nel 2017, ma è stato il 14 dicembre 2022 a segnare il punto di non ritorno. Quei giorni così tanto vicini al Natale oggi sono stati ripercorsi da Nino Vialli, il fratello maggiore di Luca, in una toccante intervista al Corriere della Sera. «Brillante. Dire spiritoso è limitativo, intelligente è limitativo», dice di lui.
Gli ultimi giorni in clinica
Nino, che ha vissuto in Thailandia negli ultimi anni, condivide il dolore di aver vissuto poco con Gianluca, specialmente dopo la scoperta della sua malattia.
Il Vialli bambino
Nino racconta brevemente della personalità di Gianluca da bambino, superiore alla media, spiritoso, simpatico e con una voglia di primeggiare. La passione di Gianluca per il calcio è nata a soli 2-3 anni, quando iniziò a praticarlo nel cortile di casa. Crescendo, ha sviluppato un'ammirazione per calciatori come Boninsegna, Pelé e, successivamente, Johan Cruijff.
La carriera
Gianluca Vialli ha intrapreso la carriera di calciatore fin da giovane, seguendo la sua passione per il gioco. Quando ha deciso di andare in Inghilterra, ha condiviso la sua motivazione con Nino, spiegando il suo amore per il calcio orientato al gioco anziché al risultato. Nino ha sempre sostenuto la scelta di Gianluca e lo ha visto brillare nei successi che hanno seguito. Quando è stato scelto da Roberto Mancini come collaboratore per gli Europei, ha condiviso la notizia con Nino durante le trattative. Il fratello gli disse «che gli faceva bene stare nel giro. Lui non voleva fare l’allenatore per non rubare tempo alla famiglia. Era un ruolo che gli si confaceva, gli impegni della Nazionale sono diradati nel tempo e poi non era in prima linea. Si poneva il problema di non scavalcare Mancini, ma Mancini non si vergognava di chiedergli consigli. Anche perché quando erano alla Samp, Luca era il capopopolo».
L'impegno sociale
Infine, Nino parla dell'impegno sociale di Gianluca, fondatore della cooperativa sociale Agropolis a Cremona e promotore della Fondazione Vialli-Mauro. Gianluca ha condiviso la notizia della Sla tra i calciatori e ha coinvolto Cremona in eventi benefici come gare di golf.
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