TURNOVER NECESSARIO
La rotazione extralarge ha dunque funzionato. Dentro Peres, Jesus, Gonalons, Pellegrini, Gerson ed El Shaarawy rispettivamente per Florenzi, Manolas, De Rossi, Strootman, Under e Perotti. Gli unici indisponibili per questo match, tra l'altro, sono stati De Rossi (squalificato) e Perotti (infortunato). Gli altri sono andati in panchina e 3 su 4 entrati in corsa: Strootman, Florenzi da esterno alto e Under, nella circostanza, a sinistra. Di Francesco ha, però, preferito cambiare la formazione di partenza per permettere a qualche Titolare di recuperare dopo la notte ddi Champions. Gonalons ha inciso poco e Gerson si è specchiato in se stesso: sono gli unici innesti che non hanno inciso. La Roma ha comunque gestito bene il match già nel primo tempo, trovando il vantaggio con El Shaaarawy, bravo a raccogliere il cross di Kolarov, devastante a sinistra.
NUMERO UNO
Zenga è stato cacciato (proteste) ad inizio ripresa e Dzeko non ha chiuso subito il match. Ma, come accade spesso, decisivo è stato Alisson su Trotta dopo la gaaffe a centrocampo di Fazio che, dopo la rete di Nainggolan, si è fatto perdonare: doppio salvataggio su Benali e Simy. La difesa, per metà nuova con Peres e Jesus, tiene: 17° clean sheet stagionale (13° in campionato). E' il 4° nelle ultime 7 gare del torneo. La solidità ritrovata, insieme all'efficacia, ha permesso alla Roma di vincerne 6.
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