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Igor, prima ancora di essere arbitro, è un infermiere e data l'emergenza covid-19, scoppiata anche in Brasile ha deciso di appendere al chiodo il fischietto ed entrare in reparto. «Sono molto più utile così», ha affermato motivando la sua scelta di entrare a far parte dell'organico dell'ospedale di Sete Lagoas, la città dove vive che ha fa parte della regione metropolitana di Belo Horizonte (nello stato di Minas Gerais).
La sua è stata una scelta coraggiosa, ma non certo fatta a cuor leggero: «Ho paura perché ci sono già stati casi di infermieri che sono stati contagiati dal virus e poi sono morti», confessa in un'intervista a un giornale locale, «Questo morbo non risparmia nessuno, né giovani né vecchi e per quanto sia preoccupato so che così posso essere più utile. La gente ha bisogno di me e non posso tirarmi indietro». Leggi l'articolo completo su
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