Mike Maignan prende ancora posizione contro il razzismo. Dopo aver fermato Udinese-Milan di ieri, il portiere ha pubblicato un post oggi in cui chiede venga fatto qualcosa contro i cori razzisti e punta il dito verso i tifosi presenti, lo stesso club bianconero e alle autorità: «Oggi è un intero sistema che deve assumersi la responsabilità: gli autori di questi gesti, perché è facile agire in gruppo, nell'anonimato di una tribuna. Gli spettatori che erano sugli spalti, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto, ma hanno scelto di tacere: siete complici. L'Udinese, che parlava solo di interruzione della partita come se niente fosse, complice anche tu. Le autorità e il procuratore, con tutto quello che sta succedendo, se non farete nulla sarete complici anche voi».
Il post di Maignan
Maignan ha deciso di non fermarsi dopo gli insulti razzisti di Udinese-Milan: «Non è stato attaccato il giocatore, ma l'uomo. È il padre della ffamiglia. Non è la prima votla che mi succede e non sono il primo a cui capita». Il post poi continua: «Abbiamo fatto annunci, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla. L'ho già detto: non faccio la vittima. Voglio ringraziare il Milan, i miei compagni, l'arbitro, i giocatori dell'Udinese e tutti quelli che mi hanno inviato dei messaggi, chiamato e supportato sia in pubblico che in privato. Non riesco a rispondere a tutti ma vi vedo».
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