Sanremo 2020, mamma Ofelia difende Diletta Leotta: «Le donne sono le peggiori odiatrici»

Non c'è pace per Diletta Leotta, costantemente attaccata dagli haters sui social, stavolta per il monologo sulla bellezza a Sanremo 2020. Ma a difendere la conduttrice, è intervenuta mamma Ofelia. Su Instagram, con un lungo post, la signora Casto prende infatti le parti della figlia difendendola dalle «donne» che sono «le peggiori odiatrici». 


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«Come al solito siamo proprio noi donne le peggiori odiatrici, le peggiori nemiche di noi stesse. Il monologo di Diletta voleva essere un inno ironico rivolto a tutti, specialmente alle giovani donne, alle ragazze, per spronarle a studiare a fare sacrifici pur di realizzare i propri sogni», tuona la mamma della Leotta. Una grande delusione, quindi, «assistere agli attacchi di giornaliste e donne dello spettacolo, anche donne che contano, attacchi verso una giovane ragazza che vuole trasmettere un messaggio positivo, che ha avuto con ironia il coraggio di invecchiarsi davanti al mondo intero, invece di essere solidali, di rafforzare tutte insieme il nostro diritto a non essere solo belle, ma a guardare oltre, a valori più profondi basati sulla famiglia e sulla realizzazione professionale».

La stoccata prosegue: «Invece di combattere e unirci tutte insieme per dare a noi donne voce, il diritto di andare a testa alta, di essere forti, di non avere paura del tempo che passa, tiriamo fuori bassezze come il rifarsi, la chirurgia, cattiverie da peggiori hacker, forse così si tira fuori la propria insoddisfazione, la propria rabbia, con cattiveria rivolta anche contro mia madre, una nonna che ha amato la famiglia e che attraverso cose semplici come una crostata al mandarino fatta con amore insieme ai suoi nipoti, ci ha trasmesso valori forti che vanno oltre l'aspetto fisico». 

Infine, la conclusione dell'invettiva arriva nei commenti: «Una grande delusione, non siamo capaci di unirci per rafforzare il nostro diritto ad essere donne tutte insieme diversamente belle, siamo noi le prime a non guardare oltre la facciata esterna. Siamo ancora molto lontane dal farci rispettare dagli uomini se non ci rispettiamo tra di noi».

 
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