Ambientato negli anni Cinquanta, lo spettacolo racconta la vita all'interno del manicomio cattolico di Bergen, gestito da Padre Josef, dottore e direttore, e dalle sue fedeli suore. «È uno spettacolo dalle tinte forti - spiega la regista, Loredana Bellucci - che in qualche modo racconta quello che purtroppo è realmente accaduto nei manicomi. Il nostro obiettivo non è la riflessione profonda, non sarebbe nostra competenza, ma quello di coinvolgere il pubblico, di farlo ridere e divertire, però senza distrarlo».
Sotto il tendone troviamo così il domatore pazzo che si crede leone, il pagliaccio con un terribile segreto, la folle che culla una bambola, il malato dallo sguardo perso e la schizofrenica che crede di essere un'infermiera, un cast internazionale per numeri tecnicamente complessi, tra acrobatica al suolo e al trampolino, verticalismo, fachirismo, contorsionismo e comicità folle, tutto per regalare risate di puro terrore agli spettatori. I quali vengono coinvolti (per i contenuti forti la spettacolo è sconsigliato ai minori di 14 anni), a sorpresa e con colpi di scena. Leggi l'articolo completo su
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