Ballando con le stelle, Paolo Belli: «Confermato? Sto facendo gli scongiuri, finché non firmo il contratto»

Il co-conduttore non è ancora stato ufficialmente confermato al programma di Milly Carlucci

Paolo Belli non è ancora stato riconfermato alla conduzione di Ballando con le stelle. Il conduttore e musicista, infatti, ha spiegato che tra i suoi impegni lavorativi dovrebbe esserci quello della conduzione del programma di Milly Carlucci, ma ancora nulla è certo.

Intervenuto nella trasmissione "Italiani Mambo", condotta da Annalisa Colavito su Radio Cusano Campus, per parlare di televisione e della sua squadra del cuore, la Juventus, ha detto: «Sto facendo gli scongiuri, finché non si firmano i contratti...». 

 

Paolo Belli: «L'ultima tappa del Giro d'Italia a Roma? Non poteva esserci chiusura migliore» Intervista nello speciale Leggo al Giro

Belli in teatro a Roma: «Sul palco rivivo la mia vita ma senza mai prendermi sul serio»

 

Paolo Belli: «La mia sit-com musicale, mi ispiro a Belushi. Ballando? Con Milly mi trovo benissimo»

 

Paolo Belli a Ballando con le stelle

«Sto studiando per farmi trovare pronto, se dovesse essere. Il mio compito è quello di prepararmi e lo sto facendo. Il dubbio ti dà tanto ma la televisione, come tutte le cose quando ti esponi, amplifica tutto, anche l'errore. Sei pronto a rimediarlo perché ci hai dato dentro, ma se sbagli e sei impreparato la televisione ti massacra, sei imperdonabile. La televisione non è un esame che si può riparare, se sbagli. Devi farti trovare pronto. Guardando la faccia bella della medaglia, se ti fai trovare pronto arrivi a milioni di persone. Ho trenta persone che ruotano attorno al sottoscritto, è un lavoro".

 

La Juventus

Paolo Belli ha parlato anche dell'inizio di stagione positivo della sua Juventus, per cui ha anche realizzato l'inno "Juve, storia di un grande amore": "Sono felicissimo che siamo partiti col piede giusto, la squadra mi ha divertito tantissimo nelle amichevoli e nella prima del campionato. Scudetto? La fiducia c'è, ma ho visto il Napoli e le altre squadre che sono fortissime. Ci vuole un mix di tante cose: fortuna, preparazione, vince sempre il migliore. Nella mia prima fotografia in fasce, mio padre mi ha avvolto in una bandiera della Juventus e sono rimasto juventino per tutta la vita".

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it