"Ma ci faranno partire? Così rischiamo di perdere il volo". Per fortuna si parte e il presidio non crea problemi.
In aereo prima del decollo Giallini ha già cambiato posto due volte. Ogni sedile vuoto è una tentazione per possederlo. Bofonchia come una pila di fagioli durante la fila per la sistemazione dei bagagli. Per poi dare vita al momento topico del viaggio: prendere le cuffiette. Azz! Ma dove sono finite? Mica le avró lasciate in albergo. Un po' di momenti affannosi ma poi... l'esclamazione di liberazione: Ah! Eccole. Finalmente. La musica lo placa un po’. Il volo è breve.
Decollo e atterraggio ok. Una volta entrato nel pulmino che porta a Fiumicino eccolo deliziare i suoi compagni di viaggio con battute e situazioni divertenti su come viene accolto dai figli al ritorno a casa. “Ciao papà. Io esco”. Ma come esci? Sono appena tornato! “Perché dove stavi?”. A Sanremo! In tv su Rai1. Ma non mi hai visto? “No!”.
Si ride. Ma all'improvviso lui spiazza tutti: "Stiamo ancora a Fiumicino? Ma non è meglio il treno?!".
Intanto nell’area ritiro bagagli un uomo di alta statura, di nome Pippo e di cognome Baudo, dispensa baci alle donne che lo chiamano per nome. Ciao Pippo! E lui se le abbraccia, coccola e bacia. Che tenerone... Caspita come acchiappa Pippo! Leggi l'articolo completo su
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