Un impegno da far tremare le gambe se non fosse il mattatore che è, Enrico Montesano: «Ci sono molti rimandi all'attualità, soprattutto nel rapporto con il potere e con la giustizia» ha spiegato, ammettendo di non pensare al confronto con la leggendaria interpretazione di Alberto Sordi.
«Ormai il Marchese del Grillo è una maschera - ha detto Montesano - io l'ho fatto alla mia maniera. Mi piace questo personaggio romano, io sono l'interprete giusto. Mi sono avvicinato al ruolo con grande rispetto. Siamo rimasti alquanto fedeli al film, ma il finale è leggermente diverso».
«Con questa commedia continua la tradizione romana del Sistina dopo il successo del Rugantino - ha contnuato Piparo - la storia è la stessa del film, ma è scritta in forma di commedia musicale. Molte battute del Marchese del Grillo sono rimaste nell'immaginario collettivo e vengono citate quotidianamente, persino nel mondo della politica».
«Questa versione teatrale mantiene lo spirito del film, il clima di divertimento - ha affermato Giorgio Gobbi, già nei panni del servitore Ricciotto nella pellicola del 1981 - In molti momenti mi sono sentito come sul set di Monicelli». Nel cast oltre trenta artisti, musiche originali di Emanuele Friello. Leggi l'articolo completo su
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