Lo stilista ha poi svelato una sua personale preoccupazione: «Mia madre, medico, è in quarantena da gennaio nella sua casa in Venezuela, i miei fratelli, le mie sorelle,
i mie nipoti abitano in diversi Paesi dell'Europa. Non nascondo i miei
timori e le mie paure per quello che sta accadendo nel mondo».
«Stavamo correndo troppo - è la cosiderazione successiva - Forse abbiamo esagerato. Ci troviamo ora di fronte ad una drammatica presa di coscienza. Costretti a dover
resettare la nostra esistenza».
«Anche io vivo recluso in casa, tra momenti di sconforto e di rabbia, ma anche di
speranza. Sto disegnando gli abiti della prossima collezione, sarà lieve, purissima. Continueremo a sfilare sulle passerelle, perché la moda è bellezza. E mai come oggi ne abbiamo immenso bisogno».
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