Il post ha scatenato un putiferio su Twitter, dove in tanti - soprattutto dagli Usa - hanno attaccato italiani e televisione generalista. L'hashtag #CiaoDarwin è entrato in tendenza in diverse parti del mondo, a testimonianza dell'improvvisa attenzione mediatica riversata sulla trasmissione di Canale 5. A difendere Ciao Darwin ci ha pensato Marco Salvati, storico autore dei programmi di Bonolis, che ha risposto al tweet di Adler scrivendo: «Mi dispiace che tu abbia perso la parte migliore, quando uccidiamo tutti i concorrenti che hanno perso, senza distinzione tra bianchi e neri. Ai bambini a casa piace». In Italia la vicenda è stata commentata diversamente: in molti, che conoscono senza dubbio meglio la trasmissione, hanno spiegato come Ciao Darwin sia uno show dai toni leggeri, in cui spesso sono stati lanciati messaggi antirazzisti.
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