«Ho reso il Maestro più cattivo, decadente, morboso, ambiguo, malvagio. E ne ho privilegiato l'aspetto più etero, vestito con un frac zingaresco, un'eleganza che dà nell'occhio, con un trucco quasi da Joker».
A Todi avete avuto applausi da dieci minuti
«A fine spettacolo eravamo tutti imbarazzati! Il pubblico ha apprezzato le canzoni, brani straordinari come Money Money, Life is a cabaret, ma anche la storia del musical e le storie d'amore che ne fanno parte, anche se finiscono male».
Chi deve ringraziare per la sua carriera?
«La mia caparbietà e tutti coloro che hanno creduto in me, da Gigi Proietti, a Saverio Marconi da Bruno Corbucci a mio padre. Non ho mai chiesto raccomandazioni e ne vado fiero».
Le grandi soddisfazioni artistiche?
«Mio padre che venne a complimentarsi con me dopo avermi visto in Grease e Proietti che mi disse ‘ammazza quanto sei bravo'».
Progetti?
«Ruoli ancora più intensi, più importanti e il personaggio di una fiction che lasci il segno». Leggi l'articolo completo su
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