Dopo aver mangiato la nonna, sembra proprio che il lupo cattivo sia tornato a terrorizzare quel borghetto. Mandrie e greggi attaccate. Allevatori terrorizzati. Interi territori in mano ai lupi, tanto che, dicono le competenti autorità, le aziende agricole chiudono o non aprono. Detta così la situazione rasenta una vera e propria emergenza. Branchi di lupi famelici stanno distruggendo l'economia agricola tanto da far scendere in campo Regioni e Ministero competente. E allora, la parola al Ministro: "Nessuno vuole ammazzare i lupi". E poi, "il problema del lupo è ormai evidente. Mi rifiuto di affrontarlo solo con la pancia". E ancora, " in certe zone la presenza del lupo è diventata un rischio per le attività agricole". E infine, "la 22a azione prevede che sia permesso il prelievo di un massimo del 5% del numero complessivo di questi animali sul territorio nazionale. Se non facciamo questo il bracconaggio diventerà lo strumento di tutela degli agricoltori", firmato Ministro Galletti.
Nessuno vuole uccidere i lupi, ha detto il Ministro, solo "prelevarli" per un massimo del 5%. Bracconaggio? Quanti lupi vengono uccisi ogni anno da bracconieri e compagnia cantante? Quanti capi di bestiame sono stati attaccati e uccisi da cani inselvatichiti piuttosto che dai lupi? Quanti cani abbandonati vivono sui monti e nei parchi nazionali e si accoppiano con i lupi? Tante, troppe le domande da porre a chi non vuole "ragionare con la pancia". Se non uccidono "per legge" i lupi lo faranno i bracco/agricoltori? "C'era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso...". Leggi l'articolo completo su
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