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In genere, la Nasa è solita scoprire gli asteroidi e monitorarne il percorso di avvicinamento alla Terra con un certo anticipo, ma non è stato questo il caso. «Non lo abbiamo visto arrivare», ha candidamente ammesso Paul Chodas, direttore del Cneos della Nasa. A parziale discolpa dell'agenzia spaziale nord-americana, tuttavia, c'è un fattore: le dimensioni piuttosto ridotte dell'asteroide.
In un comunicato, la Nasa ha spiegato: «2020 QG ha una larghezza che varia dai tre ai sei metri, ma se fosse entrata nella traiettoria di impatto probabilmente, a contatto con l'atmosfera terrestre, si sarebbe trasformata in una palla infuocata». Secondo gli esperti, esistono centinaia di milioni di asteroidi delle dimensioni di 2020 QG, ma è molto difficile individuarli prima del loro passaggio vicino alla Terra. Ad ogni modo, la maggior parte di questi asteroidi, a differenza di 2020 QG, passano a distanza di sicurezza dal nostro pianeta.
«Osservare l'avvicinamento di un piccolo asteroide è fantastico, perché possiamo vedere come la gravità terrestre devia drasticamente la traiettoria» - ha segnalato Paul Chodas - «Nel caso di 2020 QG, l'asteroide ha avuto una rotazione di 45 gradi quando è passato vicino al nostro pianeta». Il primo avvistamento di 2020 QG è avvenuto grazie al telescopio Zwicky Transient Facility, ma solo sei ore dopo il punto di minima distanza dalla Terra, quando l'asteroide aveva già iniziato ad allontanarsi. Leggi l'articolo completo su
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