Terremoto a Parma, lo sciame sismico ora fa paura: «Scossa rapida, nessun danno». L'Ingv: ecco quanto può durare

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I precedenti più recenti

Un terremoto ben documentato è quello del 4 marzo 1898, con una magnitudo stimata pari a 5.4, avvertita in gran parte del nord Italia. In tempi più recenti, altri terremoti nell'area quello del 9 novembre 1983, avvenuto tra Parma e Langhirano, di magnitudo 5.0 e soprattutto quello del 23 dicembre 2008, localizzato poco a sudest della sequenza attuale, di magnitudo 5.4.

«Sequenze di questo tipo - sottolinea l'Ingv - sono comuni nell'Appennino settentrionale, così come in molte altre regioni d'Italia. Statisticamente, la maggior parte di esse termina dopo pochi giorni o qualche settimana, ma in alcuni casi possono durare più a lungo, soprattutto nei casi in cui si manifesti un terremoto più forte. L'area interessata dall'attuale sequenza è posta in una fascia a pericolosità sismica media e non è distante dalle zone dell'Appennino settentrionale caratterizzate da pericolosità molto alta, come quelle della Val di Taro e della Garfagnana».

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