Stupro a Catania, chi sono i 7 egiziani accusati dalla 13enne: «Ragazzi normali, dolci. Uno è sotto choc»

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I permessi di soggiorno

Secondo il racconto fatto dal Corriere della Sera, i sette ragazzi egiziani erano bene inseriti nella comunità. Due di loro lavoravano nell'edilizia, uno svolgeva un tirocinio. Il ragazzo di 19 anni che ha collaborato con gli inquirenti ha frequentato corsi di italiano nella struttura d'accoglienza che in Italia è stata la sua prima casa, e a breve avrebbe dovuto cominciare i laboratori formativi per il tirocinio ed era in attesa di ricevere un permesso studio-lavoro per il quale il tribunale di Catania aveva dato parere favorevole. «Quel che è accaduto ci ha sconvolti», racconta l’avvocata Angela Pennisi, responsabile Area legale immigrazione della comunità. «Il ragazzo mantiene il legame con la sua famiglia di origine, ha partecipato alle attività della parrocchia e di animazione e ai laboratori di fotografia. È un giovane che ha mostrato sempre desiderio di impegnarsi, dando buoni riscontri. Lo definirei una persona dolce», ha concluso. L’altro, quello che ha collaborato, «è sotto choc. Solo ora ha compreso la gravità di quel gesto».

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