La decisione del governo
Nessuna comunicazione ufficiale del governo, ma appare improbabile - scrive anche Il Messaggero - un nuovo rinvio della scadenza. Questo, sostanzialmente per due motivi: l'impegno con legge di Bilancio, che "ruberà" la maggior parte delle energie e delle attenzioni nelle prossime settimane; i costi: le lezioni stanno per ricominciare e i docenti fragili in smart working andrebbero sostituiti con dei supplenti. Lo Stato si ritroverebbe perciò a pagare due stipendi.