Smart working, ipotesi proroga al 31 dicembre per i lavoratori fragili: la scadenza tra tre giorni, atteso il decreto

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La posizione del sindacato

Sì allo smart working da inserire nella contrattazione collettiva con incentivi ad hoc che ne facilitino l'utilizzo nelle piccole imprese purché lo introducano con accordo aziendale o territoriale. È questa la proposta che la Cisl offre al governo alla vigilia della scadenza del 30 settembre. Una modalità, quella del lavoro da remoto, che per la Cisl va agganciata alla contrattazione e non portata avanti con modifiche legislative che potrebbero «incoraggiare politiche aziendali unilaterali». «Lo smart working svolge un ruolo importante per rispondere alle nuove aspettative delle persone, restituendo autonomia a fronte di una maggiore responsabilizzazione, con ritorni in termini di qualità della vita, produttività, sostenibilità ambientale. È anche uno strumento prezioso per l'occupazione femminile, non certo come misura mirata alle sole lavoratrici, bensì per il motivo contrario, in quanto strumento di conciliazione che per la prima volta è stato utilizzato in modo paritario anche dagli uomini», si legge nel Manifesto Cisl 'per un lavoro a misura della persona' presentato oggi in un convegno.

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