Saman Abbas, colpo di scena sul fratello che aveva accusato padre e zio: «Dichiarazioni inutilizzabili, va indagato»

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Le accuse a papà, zio, cugini e mamma

La Corte di assise ha dunque annullato sia le dichiarazioni fatte da persona informata sui fatti, 12, 15 e 21 maggio 2021, sia quello che ha riferito nel corso dell'incidente probatorio del 18 giugno 2021. All'epoca 16enne, il ragazzo venne sentito senza garanzie nelle prime audizioni, nonostante in quel frangente fosse indagato alla Procura per i minorenni per violenza privata (l'ipotesi di voler costringere la sorella a tornare nel Paese di origine). Quando ci fu l'incidente probatorio il procedimento era stato appena archiviato, tre giorni prima, dal Gip del tribunale minorile. Il giovane è sempre stato il principale accusatore dei suoi familiari ora imputati, in particolare dello zio Danish Hasnain, chiamato a rispondere dell'omicidio in concorso con i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, col padre Shabbar Abbas e con la madre Nazia Shaheen, tutt'ora latitante.

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