Bufera social
Sui vari social network esplode la rabbia dei cittadini. L'account Infoatac pubblica un tweet alle 13.13 : "piazza Venezia chiusa per l'omaggio alla Tomba del Milite Ignoto" e un utente risponde: "Manco l'autista lo sapeva". Altri si indignano con Infoatac: "Il vs numero Whatsapp potrebbe essere utile per informazioni e segnalazioni rapide ma è inutile con le risposte automatiche. Chiudetelo!". E ancora: "buongiorno sono al capolinea del 716 a teatro Marcello e non è presente l'autobus che dovrebbe partire ora. Mi sapete dire dov'é?" E Infoatac risponde, giuro,: "Buongiorno, dista 12 fermate". Qualcuno riesce a non perdere il proverbiale senso dell'umorismo romano: "La butto lì: far passare le frecce tricolori su piazza Venezia per festeggiare con noi?".
Comunque sia il risultato è stato un inferno di lamiere da impazzire. Migliaia di auto imbottigliate in uno strano circuito, che come un imprevisto di Monopoli, li riportava spesso al punto di partenza. Tutti fermi. Sotto il sole. Senza una via di uscita. Le uniche auto che si muovevano, neanche a dirlo, erano quelle con il lampeggiante che sfrecciavano contro mano o a cui era permesso di passare nelle strade chiuse.
Eppure non era difficilissimo. Sarebbe bastato che sui pannelli a messaggio variabile sulle principali arterie all'ingresso della città fosse stato annunciata la chiusura di piazza Venezia. Sarebbe bastato che una pattuglia dotata di display a messaggio variabile con una banale scritta "PIAZZA VENEZIA CHIUSA ALLE 11 ALLE 14" si fosse posizionata all'imbocco del Circo Massimo facendo sì che gran parte del traffico andasse verso il Colosseo e via Labicana (corsie chiuse anche qui per lavori). Sarebbe bastato che quei pochi vigili, cotti sotto il sole poveracci, invece di dire soltanto che "la strada è chiusa e non si può passare" avessero dato qualche indicazione e spiegazione in più. Avrebbero evitato a migliaia di persone di perdere tempo e ne avrebbero giovato, forse anche loro. Ma niente di tutto questo. "E mica posso mettermi a dare spiegazioni a tutti quanti", risponde una vigilessa all'incrocio tra via Petroselli e via Jugaro.