Roberto Baggio: «Non riesco a liberarmi da quel rigore sbagliato contro il Brasile. A mia mamma chiesi di ammazzarmi»

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Il numero 10

Il calcio moderno sembra aver messo da parte la creatività e la fantasia, rendendo i numeri 10 sempre più rari. Baggio riflette sulla sua esperienza personale, affermando: «Sembrava che il calcio non avesse più bisogno di fantasia, che considerasse l’estro un reato. Tutto era finito in mano alla tattica. Le partite non le vincevano più i giocatori, le vincevano gli allenatori». Per quanto riguarda i suoi modelli, menziona Paolo Rossi come ispirazione sentimentale e Zico per l'amore del gioco. Il numero 10, per Baggio, rappresentava il desiderio di creare, inventare e sentirsi libero sul campo: «So solo che per me quel numero corrispondeva al desiderio di fare le giocate, di inventare, di sentirsi liberi».

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