Baltimora, perché è crollato il ponte: «Effetto domino dopo l'urto della nave, con quelli di oggi non accadrebbe»

2 di 6

L'esperto: «Collasso progressivo»

«E' difficile generalizzare su queste opere perché hanno un elevato grado di singolarità, ma dai video e dalle poche informazioni disponibili si può dire che si è trattato di un fenomeno di collasso progressivo», dice all'ANSA Fabio Biondini docente di Teoria e progetto di ponti del Politecnico di Milano. Si è trattato, prosegue, di un danno innescato da un urto localizzato, quello provocato dal passaggio del cargo, e che poi si è propagato ai componenti della struttura, determinandone il collasso complessivo.

È difficile dire quanti ponti come questo siano stati costruiti: «È una tipologia diffusa, ma questo ponte - osserva l'esperto - ha comunque delle singolarità che lo rendono quasi unico. Inoltre, eventi come quello che ha portato al crollo del ponte di Baltimora hanno un carattere di eccezionalità. Bisogna poi considerare che il traffico navale oggi è molto cambiato rispetto all'epoca in cui questo ponte è stato progettato e costruito».

2 di 6
Iran, incidente in elicottero per il presidente Raisi: «Ritrovato il velivolo». Ma la Mezzaluna Rossa nega
Armando Tortolani ucciso a coltellate durante una lite, fermato un uomo: «Avevano litigato per questioni di gelosia»
Giuseppe muore folgorato da un fulmine a 17 anni, il dolore del papà: «Voleva diventare un calciatore». L'ultimo saluto della squadra
Quattordicesima, quando arriva per lavoratori e pensionati: date, importi e a chi spetta
Overshoot Day, l'Italia ha finito le risorse per il 2024: «Se tutti fossero come noi servirebbero 3 pianeti». Frutta e pane i cibi più sprecati