Cosa può succedere ora a Pietro Genovese
Attualmente, riporta il Corriere, lo studente universitario attende la fissazione della data dell'udienza per determinare il modo in cui dovrà scontare la pena. Avendo già trascorso circa un anno e otto mesi agli arresti domiciliari, il 24enne può beneficiare dell'affidamento in prova, considerando che il residuo della sua pena, pari a tre anni e sei mesi, è inferiore ai quattro anni di reclusione.
È improbabile che il nuovo processo influisca sull'esecuzione della pena, poiché ci sono diverse variabili da considerare. In primo luogo, Genovese potrebbe essere assolto dalla nuova accusa. In secondo luogo, nel caso di una condanna, la pena sarebbe cumulata con il residuo della sentenza definitiva, e il cumulo dovrebbe superare i quattro anni di carcere per determinare la revoca dell'affidamento ai servizi sociali.